

Non è facile scrivere della mia esperienza a Langobaya anche se sono ancora fresca di ricordi.
I pensieri e le emozioni che mi sono portata a casa sono talmente tanti che faccio fatica a riordinarli.
Langobaya mi ha accolta nel silenzio di Casa Karibuni, tra i sorrisi discreti di chi lavora in fattoria.
Qui ho trovato un pezzetto d’Africa che mi ha stupita perché davvero è qualcosa che non ti aspetti, dove i progetti sono ambiziosi e la voglia di crescere si percepisce immediatamente.
Dove si lavora per obiettivi, ai quali tu stesso puoi realmente contribuire.
Le fattorie, le scuole, l’ospedale e tanto altro ancora sono ciò che Karibuni ha creato nel tempo e che, giorno dopo giorno, Karibuni porta avanti con il proposito di migliorare.
La sensazione più grande che ho avuto è quella di non avere fatto abbastanza.
La sensazione più bella che ancora adesso porto con me è quella di essermi sentita parte di una famiglia che mi ha accolta senza riserve, che mi ha presa per mano e che mi ha accompagnata alla scoperta di questa splendida realtà.
Ho ricevuto molto più di quello che ho dato, e sono felice di poterlo raccontare contenta di essere testimone di ciò che ho visto, orgogliosa di averne fatto parte.
Ora so che questa piccola Africa può crescere ancora, con il contributo di tutti, passo dopo passo, se non smetteremo mai di crederci.
Mi mancherà questa piccola Africa fino a quando non ci incontreremo di nuovo, e quando succederà sarò sempre animata dalla curiosità di vedere e di scoprire ma anche pronta per dare di più.
Fino ad allora la porterò nel cuore giorno dopo giorno e forse mi sembrerà di non essere così lontana.
Sara